In Italia l’insegnamento delle Arti Marziali della scuola Yoseikan avviene soprattutto attraverso alcune persone che si recano a Parigi ad imparare il Karate Wado Ryu dal Maestro Hiroo Mochizuki. Ma, quando, alla fine degli anni ‘70, il Maestro decide di abbandonare le altre Arti Marziali per dedicarsi solo allo Yoseikan Budo, è il momento di farlo uscire alla luce, e a diffonderlo in Italia, sarà un gruppo più giovane e meno legato ad interessi acquisiti, ad organizzarsi per portare avanti il nuovo stile. Da loro nascerà l’Accademia Italiana Yoseikan Budo, oggi M.S.P. Italia, settore Yoseikan Budo.

La Commissione Tecnica che regge e sostiene questa organizzazione, promuovendo la diffusione dello Yoseikan Budo in Italia, è formata dai maestri:

  • Fabrizio Tabella, 7° Dan, Direttore Tecnico Nazionale; Responsabile Tecnico della Lombardia e del Veneto
  • Roman Patuzzi, 7° Dan, Delegato Mondiale YWF, Responsabile Tecnico del Trentino e Alto Adige
  • William Nicolò, 6° Dan, Membro CT Europea, Responsabile Tecnico delle Squadre Nazionali
  • Valentino Straser, 5° Dan, Responsabile YWF Scuola Insegnati, Responsabile Tecnico dell’Emilia-Romagna, Presidente
  • Adriano Amari, 5° Dan, Responsabile Tecnico della Sicilia
  • Francesco Venditelli, 3° Dan, Responsabile Tecnico Lazio, eletto nel 2003 CT
  • Paolo Busi, 3° Dan, Responsabile Tecnico Friuli, eletto nel 2003 CT

Uno degli adagi più noti ai praticanti delle arti marziali tradizionali recita che lo scopo ultimo del guerriero è preoccuparsi per il bene dell’umanità, subordinando i propri interessi personali a questo più alto fine. Uno stretto corollario a questo precetto sarebbe dunque l’impegno per un praticante consapevole di una disciplina marziale a fornire il proprio contributo nella costante costruzione di una società più equilibrata e sana.